Il Maestro Gabriele Maquignaz, su invito dell’assessore alla cultura Giusi Fanello, ha partecipato Vibo Valentia a Il Profumo della legalità un nome evocativo per una due giorni - il 23 e il 24 maggio - densa di significato con un filo conduttore chiaro fin dal titolo. La manifestazione organizzata dal Comune di Vibo Valentia - nella sala Scrigno di vetro del Valentianum, in piazza San Leoluca – non una semplice celebrazione della Giornata nazionale della Legalità del 23 maggio, ma un evento ricco di spunti di riflessione, con il comune denominatore della legalità declinata nell’ambito della produzione culturale.
“La presenza di Gabriele Maquignaz a Vibo Valentia – dichiara l’Assessore alla Cultura - vuole sottolineare il messaggio positivo e produttivo dell’arte. L’artista, che siamo onorati di ospitare, attraverso un’arma da fuoco genera bellezza. La bellezza e la cultura vanno contro ogni tipo di violenza, spargendo il bene contro il male, regalando a tutti l’opportunità di diffonderlo”.
L’artista si è raccontato presentando le proprie opere che esposte nella sala espositiva del Museo Limen di Arte Contemporanea. Il Big Bang è l’Universo Creato raccolto su tela in un caleidoscopio di colori, emozioni, passioni con cui Gabriele Maquignaz rappresenta per la prima volta la nascita dello Spazio- Tempo nell’arte, regalandoci un’esperienza sensoriale che arriva dritta al cuore, quello che per “magia”, spesso appare ai nostri occhi laddove il proiettile ha colpito la tela.
Un messaggio universale forte come lo sparo del suo fucile che non uccide, ma genera Bellezza, diventando un’arma di Pace. Un messaggio che si inserisce perfettamente in questa due giorni nella speranza e con la responsabilità di ognuno e ciascuno affinché si possa davvero consegnare agli uomini e le donne del futuro un mondo migliore.
Il Big Bang, opere informali e concettuali, con colori, apparentemente sparati a caso catapultati sulla tela, danno vita a qualcosa di magico che impressiona la nostra sensibilità, spalancando ogni porta ed abbattendo qualunque muro ci separi dall’inconscio, liberando-Ci.